Per motivi estetici o per motivi di spazio, spesso le rose rampicanti vengono coltivate in vaso. Questa varietà di rose, essendo ideale per coprire tralci di legno, graticci e pergolati, viene spesso piantata in spazi limitati a ridosso di muri o altri sostegni. Molte volte poi, le rose rampicanti vengono messe in vaso a ridosso di un sostegno poiché non è possibile trovare un’altra posizione alla rosa. In tutti questi casi nella coltivazione della rosa rampicante si dovranno prendere quelle accortezze necessarie per coltivare i rampicanti in vaso. Di seguito vedremo una serie di pratici consigli per chi desidera coltivare un rampicante in vaso e raggiungere degli ottimi risultati.
Per prima cosa se abbiamo intenzione di coprire un pergolato, un frangivento o un graticcio con una rosa rampicante, dobbiamo spendere un attimo di tempo per scegliere un vaso adatto al nostro scopo. Dalle dimensioni del vaso dipenderà fortemente la crescita della nostra rosa rampicante e quindi, se vogliamo che la rosa cresca almeno per 1, 80-2 metri dobbiamo acquistare una vasca almeno di 70-80 centimetri. Un altro aspetto da considerare dopo aver comprato il vaso sarà il substrato di coltura. Molto probabilmente la nostra rosa rampicante non verrà mai più rinvasata quindi cerchiamo di assicurare il miglior terreno di coltura possibile alla nostra pianta. Sul fondo del vaso riponiamo uno strato di 2-3 dita di argilla espansa o di altro materiale drenante, come per esempio del ghiaietto. Fatto questo iniziamo il riempimento del vaso acquistando della torba professionale che mischieremo con del concime organico, come per esempio dello sfarinato o del pellettato. Non esageriamo con il concime, cercando di non superare mai il rapporto 1 a 6 concime-terriccio. Dopo aver steso uno strato di terriccio misto a concime posizioniamo la rosa rampicante per poi riempire tutto il vuoto all’interno del vaso con il materiale rimasto. Per finire pressiamo per bene il terriccio nel vaso, in particolar modo sui lati del vaso, ed eventualmente andiamo a sopperire eventuali mancanze di terriccio.
Come tutte le rose coltivate in vaso, anche il rampicante coltivato in vaso necessità di un’irrigazione più intensa rispetto ad un rampicante coltivato nel terreno. In primavera la quantità d’acqua da fornire al rampicante può variare anche di molto a seconda che la pianta sia sotto tetto o meno. Chiaramente se il vaso prende acqua durante le precipitazioni, finchè il caldo non è eccessivo può essere sufficiente anche solo l’acqua piovana durante la primavera. Quando invece le temperature si alzano e si va incontro ai mesi più caldi dell’estate, sarà necessario annaffiare le rose rampicanti coltivate in vaso almeno 2-3 volte alla settimana con una quantità d’acqua variabile a seconda delle dimensioni del vaso ma sempre superiore ai 6-7 litri.
Una rosa coltivata in vaso non ha possibilità di ricevere nutrienti dall’esterno se non attraverso delle concimazioni. Le rose coltivate in vaso si possono concimare o attraverso le irrigazioni oppure attraverso delle concimazioni dirette con concime organico o con concime minerale organico a lento rilascio. I periodi adatti alla concimazione delle rose rampicanti in vaso sono la fine dell’inverno, quando le piante riprendono l’attività vegetativa, e l’estate verso agosto settembre. La prima concimazione delle rose serve per sostenere le piante nel loro periodo di massima crescita, durante la primavera. La seconda concimazione invece è utile a dare nuovo vigore alle rose dopo i primi mesi di fioritura, per far si che continuino a fiorire per altri mesi. I primi anni dalla piantagione in vaso non è necessario concimare se abbiamo utilizzato un terriccio e del concime di buona qualità.