Funghi rose
Quali sono i più diffusi funghi delle rose? Come fare per riconoscerli e per trovare il metodo più adatto per contrastarne gli effetti così da avere ...
La rosa, generalmente parlando, è una pianta abbastanza rustica. Anche se esistono centinaia di varietà, le rose restano pur sempre delle piante tutto sommato forti, che se coltivate nel giusto terreno e con le giuste ore di sole, possono dare dei risultati molto soddisfacenti. Purtroppo però non sono inermi agli attacchi dei parassiti e ad alcune malattie che possono influenzare anche di molto la qualità delle rose. Pidocchi, afidi e malattie fungine sono alcune delle malattie che più di frequente colpiscono le rose ma che con un po’ di prevenzione e con i giusti trattamenti possono essere debellate. I pidocchi sono gli insetti che più frequentemente troviamo sulle rose e a causa delle loro elevate capacità riproduttive in poco tempo questi afidi si diffondono su tutte le piante, infestando in particolar modo le zone più giovani delle rose, come le foglie più recenti, i germogli, i fiori ed i boccioli. Gli afidi sono degli insetti che si nutrono della linfa delle piante, iniettando il loro apparato succhiatore negli organi della pianta e succhiando la linfa all’esterno. Come sostanza di scarto, gli afidi producono la melata, una secrezione zuccherina che si deposita sulle pagine fogliari sottostanti. In queste zone dove è presente la melassa sono più facili le infestazioni di fumaggine, un fungo che annerisce le foglie in maniera puntiforme, causando poi un disseccamento generale delle foglie. Per combattere gli afidi esistono diversi prodotti che vanno vaporizzati sulle foglie non appena si nota la comparsa degli insetti. Vista l’elevata riproduttività degli afidi, i trattamenti vanno eseguiti tempestivamente non appena si nota la presenza di questi insetti. Un’altra malattia frequente nelle rose è l’oidio, un fungo conosciuto anche con il nome di mal bianco che prolifera a dismisura quando si verificano determinate condizioni ambientali. Un periodo prolungato di caldo alternato a piogge intense è la miccia perfetta per accendere i focolai delle infestazioni da oidio. Questo fungo che ha forma polverulenta, si riconosce perché forma una patina bianca sopra le foglie. Questa patina finisce per coprire tutta la superficie fogliare e impedire quindi i processi di fotosintesi. Per evitare che il mal bianco si diffonda e rechi dei danni alle nostre rose si devono fare dei trattamenti appositi con dei prodotti antioidici (lo zolfo ramato è uno dei prodotti più utilizzati). Questi trattamenti vanno effettuati spruzzando un mix di acqua e zolfo di primo mattino o la sera tardi e vanno effettuati ogni 10 giorni per evitare che nuovi focolai di oidio si espandano nelle rose.
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