I rosai rampicanti decorano facciate di ville, muri, pareti, balconi, ma anche archi di ingresso in viali e giardini. Il fascino di un rosaio o roseto rampicante è indiscutibile e non solo per via del colore delle rose che lo compongono, ma perché è costruito grazie alle caratteristiche delle rose rampicanti. Queste tendono a crescere e a espandersi su superfici verticali, donando all’ambiente esterno un’aria sognante e romantica. Per ottenere questi risultati, bisogna conoscere esattamente le rose e i rosai rampicanti.
I rosai rampicanti si realizzano sfruttano le caratteristiche delle rose climber, ovvero rose che crescono “arrampicandosi” letteralmente su pareti verticali. Questa caratteristica consente di creare rosai rampicanti dall’aspetto davvero unico e spettacolare. In giro si trovano diverse varietà di rose rampicanti, tutte adatte a creare il roseto desiderato. Le rose rampicanti presentano foglie grandi di colore verde scuro e poco fitte, fiori singoli e doppi con petali altrettanto grandi, steli molto rigidi e capacità di raggiungere anche un’altezza di dieci metri. Le climber, a differenza delle rambler, necessitano di sostegni e di appoggi che le aiutino a risalire le pareti su cui vengono addossate. I rosai rampicanti sono anche molto rifiorenti.
Per avere un rosaio rampicante sano e rigoglioso bisogna conoscere le necessità colturali delle rose climber. Queste sopportano anche i climi rigidi e i terreni calcarei, ma sarebbe meglio privilegiare terreni lievemente acidi e climi temperati. Le climber di colore chiaro necessitano di un’esposizione ombreggiata, mentre quelle di colore scuro si possono esporre al sole diretto. Unica eccezione: la rosa Cocktail Climber, di colore rosso intenso, ma molto delicata e da coltivare all’ombra.
Le rose climber si mettono a dimora su un terreno ben concimato dove è stata scavata una buca di almeno mezzo metro. Il concime da usare per il terreno deve essere organico, meglio letame maturo. Le rose si mettono a dimora e si coprono con terriccio e concime da livellare per bene. In seguito si procede ad irrigare. Durante la messa a dimora bisogna disporre di sostegni in ferro o in legno che aiutino lo sviluppo verticale del roseto. I rosai rampicanti si innaffiano spesso a primavera e in estate. L’impianto di irrigazione consigliato è quello a goccia, che evita i ristagni idrici e rende più calibrate le annaffiature. I rosai rampicanti si potano una volta l’anno. Il periodo migliore per intervenire è in inverno, tra gennaio e febbraio.