Le rose sono delle piante che prima di crescere in altezza devono raggiungere la maturità fisiologica e per questo i primi anni di sviluppo di queste specie sono caratterizzati da rami che nascono dal piede delle piante e che producono fiori per 2-3 anni per poi completare il loro ciclo vitale e fare spazio alla nuova vegetazione. Questi rami soggetti ad una potatura per così dire “fisiologica”, vanno incontro ad un lento deperimento, durante il quale continuano ad assorbire linfa e sostanze nutritive dalla pianta, andando quindi a togliere parte dell’energia alla pianta ed al nuovo materiale verde. Per evitare questo spreco di energia quindi, nella coltivazione delle rose si interviene con una potatura artificiale volta ad eliminare le parti della pianta che vanno incontro ad un naturale deperimento, accelerando questo processo naturale con un taglio di pulizia. Con questo intervento si rinvigorisce la rosa, che può destinare tutte le sue risorse e le sue energie ai rami vivi e migliorare quindi lo stato di salute aumentando la resistenza ad attacchi parassitari e altre malattie. Questi meccanismi sono gli stessi che si verificano negli ibridi di tea, dove i rosai sono soggetti ad un deperimento naturale dei rami e vanno per questo tenuti in ordine con una potatura costante volta ad eliminare le parti morenti della pianta. Tuttavia questo non è l’unico motivo per il quale vengono potate le ibridi di tea. Le ibridi di tea infatti, come moltissime altre rose ornamentali, vengono potate per dare una forma corretta ed equilibrata alla pianta. Con questa potatura, detta appunto “di forma”, si cerca di mantenere o di dare alle rose una forma ordinata oltre che di stimolare le rose a produrre nuovi fiori. Questi due tipi di potatura valgono praticamente per tutte le specie di rose arbustive o cespugliose a fiori grandi. Meritano un discorso a parte invece le rose come le polyantha, le floribunde e le rampicanti che si potano in maniera diversa.
Prima di visionare più nel dettaglio i diversi tipi di potatura che è possibile eseguire con le rose, bisogna fare un discorso a parte per le gemme di queste piante. Le gemme sono infatti uno dei punti di riferimento principali per le operazioni di potatura. Come prima cosa bisogna sapere che le gemme nelle rose crescono sia nella parte interna che nella parte esterna dei rami. Questa caratteristica è da tener conto nel taglio dei rami che appunto deve essere sempre obliqui e volto a proteggere la gemma, cercando di realizzare una sorta di tettuccio di protezione che faccia scivolar via la pioggia al di sopra della gemma. Se la pioggia e l’acqua scivolassero direttamente sul germoglio infatti, a lungo andare questo pregiudicherebbe l’integrità della gemma e potrebbe compromettere l’integrità successiva di eventuali fiori e foglie. Un taglio eseguito in maniera corretta, rispetto alle gemme deve essere: -non troppo lontano -non troppo vicino - non in direzione obliqua tendente verso la gemma - con taglio netto e non con taglio irregolare (lama ben affilata) Il cosi detto taglio ideale nelle rose in linea di massima deve essere a circa 1 centimetro dalla gemma, con una inclinazione di 45 gradi, con taglio netto e direzione dell’inclinazione e del taglio opposta alla gemma.
Il periodo migliore per potare le ibridi di tea è compreso tra febbraio e marzo, quando le temperature si alzano e fanno presagire un imminente ripresa dell’attività vegetativa. Quando le prime gemme compaiono sulle ibridi di tea è il momento di intervenire con la potatura. Non si deve più intervenire invece dopo che sono spuntate le prime foglie dalle gemme perché vuol dire che l’attività vegetativa è già iniziata e quindi una potatura comporterebbe una perdita della fioritura dell’anno. Nelle ibridi di tea rifiorenti va eseguita anche una seconda potatura , più precisamente ad inizio di agosto e questo intervento serve a stimolare una fioritura consistente nei mesi di settembre. La fioritura di settembre, quando la potatura è eseguita in maniera corretta, può essere abbondante come quella primaverile.