Le rose sono piante che amano crescere a pieno campo. Tuttavia, non è sempre possibile disporre di un terreno o di un giardino di proprietà. In questo caso, specie se non si vuole rinunciare alla bellezza dei rosai, si deve per forza scegliere la coltivazione in vaso. In questo contenitore, le rose rischiano di subire un stress radicale: le radici infatti tendono ad espandersi moltissimo in larghezza, cosa che può difficilmente avvenire in vasi piccoli o poco adatti a questo tipo di piante. Seguendo alcune piccole regole e accorgimenti è comunque possibile piantare le rose in vaso.
Il vaso per piantare le rose deve essere adatto alle specifiche esigenze di crescita di queste piante. Per tale motivo, si consiglia di scegliere un contenitore profondo almeno quaranta centimetri e largo sessanta. Le ampie dimensioni favoriranno un sano sviluppo delle radici. Il vaso andrà scelto anche in base alle rose che vi verranno piantate. Quella che va considerata è la volumetria del contenitore, che dovrà essere adatta allo sviluppo che le rose avranno dopo la messa a dimora. Per le rose alte non più di quaranta centimetri, si possono usare vasi con capienza da tre a cinque litri; per le rose cespugliose altre circa un metro servono invece vasi con una capienza di circa dieci litri; per rose rampicanti, infine, servono vasi con una volumetria di cinquanta litri. Il vaso per piantare le rose può essere in terracotta o muratura, ma è consigliabile scegliere quello in resina, maggiormente impermeabile e più adatto a conservare delle buone riserve di acqua per le rose coltivate in spazi soleggiati sul terrazzo.
Il vaso per rose andrà prima riempito con un fondo di ghiaia o argilla espansa e poi con del terriccio specifico per rose. Per evitare accumuli idrici, causa di marciumi radicali, è bene collocare il vaso non su un piattino, ma su una posizione sospesa, da dove l’acqua possa facilmente uscire dai fori di drenaggio.
Le rose in vaso vanno piantate da novembre a marzo. Le piante si interrano fino a quando le radici non sono completamente coperte dal terriccio. Poi, si procede a pressare lievemente, con le mani, la superficie del substrato. Dopo il trapianto, si effettua un’annaffiatura e poi si sistema il vaso in posizione soleggiata. Sul terrazzo, si corre un maggiore rischio di evaporazione dell’acqua, ecco perché è meglio usare contenitori in resina ed eseguire frequenti nebulizzazioni sulle foglie, specie nel periodo estivo. Le rose in vaso vanno concimate dopo la comparsa dei boccioli. In questo caso, si consiglia di usare fertilizzanti solidi, preferibilmente organici.