Tutti gli amanti delle rose si sono posti almeno una volta questa domanda nella loro vita: quando vanno innaffiate le rose? In realtà le rose non sono delle piante molto particolari da questo punto di vista e le regole che normalmente stabiliscono quando e quanto irrigare le piante, possono essere applicate senza problema anche per le rose. Vedremo ora più nel dettaglio quando è meglio annaffiare le rose durante l’arco della giornata e soprattutto come si devono cambiare orari, frequenza e quantità di acqua a seconda della stagione e quindi delle temperature e della piovosità.
Come molte altre piante da giardino, anche le rose devono essere annaffiate lontano dalle ore centrali, dalle ore più calde del giorno. In particolar modo durante il periodo estivo e nei mesi più caldi dell’anno, le rose dovranno essere irrigate o al mattino presto o alla sera tardi. Per mattino presto intendiamo prima delle 6 e per sera tardi intendiamo dopo le ore 23. Un’irrigazione effettuata durante le ore centrali è sconsigliata perché va incontro ad una maggiore evaporazione dell’acqua e quindi ad uno spreco inutile di questa risorsa ma non solo. Nelle ore più calde molte piante chiudono gli stomi a causa delle temperature troppo elevate e quindi non assorbono acqua dal terreno. Quest’acqua dunque evapora dal terreno senza essere utilizzata. Un altro motivo per cui sconsigliabile irrigare le rose nelle ore più calde è che le gocce d’acqua, depositandosi sulla vegetazione dopo l’annaffiatura, creano un effetto lente sulle foglie e sui fusti che causa delle scottature sulle rose. Queste scottature pur non essendo gravissime da un punto di vista della fisiologia della pianta, sono molto antiestetiche e se numerose possono comunque causare un danno serio alle rose. Alle prime ore del mattino invece, in estate, le temperature non sono ancora elevate e gli stomi delle piante sono aperti poiché la pianta è in piena attività vegetativa. Per questo motivo è consigliabile irrigare al mattino presto, ottenendo così il massimo dall’intervento di irrigazione.
In inverno e nei mesi più freddi in generale le rose sono in completo riposo vegetativo e quindi non vanno annaffiate. In questo periodo le rose vanno lasciate riposare, al massimo si possono fare degli interventi di rimozione della pacciamatura e di concimazione, ma per quanto riguarda le irrigazioni è meglio lasciar stare. Verso la fine dell’inverno, dopo aver praticato la potatura, specialmente in inverni molto secchi, si può iniziare ad irrigare le rose per stimolare la pianta alla ripresa vegetativa.
Durante la primavera l’irrigazione delle rose può variare di molto a seconda della piovosità stagionale. In primavere particolarmente secche si dovrà irrigare con una certa frequenza, mentre se la primavera è piovosa le irrigazioni possono essere sospese sino a quando le temperature non iniziano a diventare estive. In primavera, come del resto in estate, non è importante irrigare tutti i giorni ma piuttosto è meglio irrigare poche volte alla settimana ma in maniera molto intensa.
L’estate è ovviamente il periodo più caldo dell’anno e quindi è il mese in cui le rose hanno più necessità di essere irrigate. Sia che si tratti di rose coltivate in vaso, sia che si tratti di rose coltivate in terra, in estate si dovrà irrigare 2-3 volte alla settimana le rose. La quantità d’acqua che forniremo alle rose dovrà essere abbondante. Per le rose coltivate in vaso dovremo fornire almeno 7-8 litri a vaso mentre per le rose coltivate in terreno basterà la metà dell’acqua. Prima di effettuare la irrigazione successiva dovremo assicurarci che il terreno sia completamente asciutto. Far asciugare il terreno fra un’irrigazione e la successiva è indispensabile per far respirare le radici e per evitare che si sviluppino dei funghi nell’apparato radicale.