Uno dei metodi di riproduzione più utilizzati per le rose è senza dubbio la talea, un metodo di riproduzione agamico che permette di mantenere intatto il patrimonio genetico della pianta madre ed avere un nuovo individuo identico per dna e fisionomia alla pianta madre. La tale di rose non è l’unica via per riprodurre le rose in maniera agamica poiché si possono realizzare anche riproduzioni agamiche attraverso innesto, propaggine o margotta. Senza dubbio la riproduzione per talea è una delle più utilizzate, in parte perché è abbastanza semplice da realizzare ed in parte perché da una buona garanzia nei risultati. Vediamo ora più nel dettaglio cosa serve e come si realizzano le talee di rose.
Prima di iniziare ad eseguire una talea di rose dobbiamo munirci di una serie di strumenti indispensabili per realizzare queste operazioni. In primis dobbiamo prendere delle cesoie ed aver cura di disinfettarle per bene per evitare la trasmissione di eventuali funghi e batteri. Assicuriamoci sempre che gli strumenti di taglio, che possono essere delle cesoie ma anche delle forbici od un coltello, siano sempre molto affilati e abbiamo la lama liscia ed integra. Il taglio, nelle talee come nelle potature delle rose, deve infatti essere il più netto, deciso ed integro possibile. Oltre agli strumenti di taglio per realizzare le talee ci servono anche del mastice o della cera, degli ormoni radicanti, del terreno con buona tessitura in grado di assorbire e mantenere un certo grado di umidità.
Se vogliamo provare a fare delle talee di rose dobbiamo sapere con chiarezza quand’è il periodo adatto ad intervenire. I periodi migliori per riprodurre le rose per talea sono i mesi autunnali compresi fra i primi di settembre e la fine di ottobre e il mese di marzo. Le condizioni del periodo settembre-ottobre sono sicuramente più stabili e facilitano di molto la buona riuscita delle talee. Tuttavia le talee realizzate a marzo possono contare su un numero più elevato di rami e di materiale (abbiamo a disposizione tutto il materiale di scarto delle potature) e quindi pur avendo una probabilità di riuscita delle talee più bassa, possiamo sempre contare su un numero elevato di individui.
Al di là della tipologia di talea che dobbiamo andare a realizzare, sia essa una talea legnosa, una talea semi-legnosa, una tale erbacea o una talea di radice, ci sono dei passaggi e degli accorgimenti che sono gli stessi per tutti le talee. Per prima cosa il ramo da utilizzare per realizzare le talee deve essere abbastanza spesso e lungo almeno 20-30 centimetri. Il ramo dal quale realizzare la talea dovrà essere reciso appena al di sotto di una gemma poiché sarà proprio da questa gemma che si differenzieranno dalle cellule meristematiche le nuove cellule che andranno a formare le radici. Il ramo andrà tagliato in maniera netta e decisa, senza produrre degli sfilacciamenti sulla porzione di talea e sul ramo, ed inoltre dovrà avere una gemma due al massimo. Questi sfilacciamenti possono infatti essere una delle principali cause della cattiva riuscita di una talea. Dopo aver tagliato il ramo in modo netto dobbiamo ridurre il numero delle foglie cercando di lasciare solo le poche foglie apicali in quanto un numero eccessivo di foglie potrebbe causare una forte disidratazione nella pianta. Ora è il momento di preparare il terreno di coltivazione delle talee che andrà realizzato utilizzando un terreno drenante a buona tessitura. Solitamente per le talee si utilizzano dei mix di terriccio da giardinaggio (medioperlite) a 2/3 e sabbia 1/3. Questo mix è l’ideale compromesso fra un terreno troppo compatto ed un terreno troppo morbido e riesce a trattenere l’acqua e l’umidità quanto basta per far sviluppare le radici ed evitare che queste marciscano.