Le rose come tutte le piante hanno bisogno di utilizzare delle sostanze nutritive per svolgere i propri processi fisiologici e come tutte le piante hanno necessità di utilizzare macro e micro elementi. Le sostanze che sono indispensabili alle rose per poter vivere sono l’azoto, il fosforo ed il potassio ed in misura minore, per quantità di sostanza utilizzata ma non per importanza, il ferro, il manganese, il calcio ed il magnesio. L’azoto è molto importante per le piante in quanto è fondamentale per la crescita delle piante e per il colore verde delle foglie. Un eccesso di azoto può causare un’eccessiva debolezza dei fusti che crescono bene in altezza ma risultano essere troppo deboli e facilmente soggetti a rotture e piegamenti. L’azoto è necessario alla pianta nei periodi di formazione della vegetazione, quindi alla ripresa vegetativa e prima della fioritura. Una concimazione tardiva di azoto (effettuata nei mesi di settembre ed ottobre) può essere più dannosa che altro. Un eccesso di azoto in questo periodo infatti può togliere alla rosa parte della resistenza al rigore invernale, rendendola più facilmente soggetta a possibili attacchi di parassiti e soprattutto malattie fungine. Il fosforo è un altro elemento di fondamentale importanza per le rose, fondamentale nello sviluppo dell’apparato radicale e nel sostenere i tessuti delle piante. Il potassio infine è il terzo elemento nutritivo più importante per le piante ed è il principale responsabile del vigore dei rosai. La tinta dei fiori e una produzione più o meno abbondante di fiori dipendono dal potassio, macroelemento che condiziona fortemente anche la resistenza e la forza di rami e fusti. Senza potassio infatti i fusti delle rose diventano più deboli e più soggetti al gelo invernale ed a pericolose malattie come il cancro, la ruggine e altre infezioni pericolose. Un altro elemento molto importante nella nutrizione delle rose è il calcio, un elemento senza il quale la vita delle rose sarebbe molto difficile. Per fortuna il Calcio è presente in tutti i terreni e disponibile sotto forma di nitrato di calcio. Gli unici terreni nei quali il Calcio scarseggia sono i terreni acidi. Altri tre elementi che infine sono essenziali per la crescita e lo sviluppo delle rose sono il Ferro, il Manganese ed il Magnesio. In particolare ferro e manganese sono molto importanti e quando scarseggiano nelle foglie si verifica un ingiallimento chiamato clorosi o anemia delle piante. In questo caso, all’ingiallimento succede la caduta fogliare che può diventare pericolosa se la carenza si prolunga eccessivamente.
Dopo aver fatto una panoramica sulle sostanze nutritive necessarie alle rose possiamo iniziare a parlare della concimazione vera e propria. Innanzitutto i periodi migliori per concimare le rose sono essenzialmente due: il tardo inverno e il periodo agosto-settembre. Passato il periodo di freddo più intenso, in inverno è opportuno fare una concimazione superficiale con del concime organico come per esempio del letame maturo. Questa concimazione servirà a rilasciare lentamente dei nutrienti che per lisciviazione andranno nel terreno. Ideale sarebbe interrare parzialmente il concime con una erpicatura superficiale molto, molto leggera, facendo attenzione a non ledere le radici delle rose. Il secondo periodo nel quale è consigliabile fare una leggera concimazione è il mese di agosto- inizi di settembre, periodo in cui la rosa ha già sfruttato ampiamente i nutrienti del terreno per i processi fisiologici ed una concimazione può migliorare le fioriture della parte terminale della stagione vegetativa.
I concimi per le rose possono essere di sue tipi principalmente: organici e minerali. Nei vivai e nei garden center si trovano con facilità prodotti minerali ideati e realizzati appositamente per le rose. La peculiarità di questi concimi è di essere appositamente bilanciati per i fabbisogni delle rose. Solitamente si tratta di concimi liquidi da somministrare con le irrigazioni alle rose. I concimi organici sono i classici concimi di origine animale, realizzati con letame di vacca o di cavallo e venduti sotto forma di sfarinato o di pellettato. Questi concimi sono bilanciati in maniera ottimale dal punto di vista nutrizionale ma presentano lo svantaggio di contenere spesso e volentieri i semi delle erbe infestanti che sono state mangiate dagli animali.